È stata valutata la relazione tra entità delle convulsioni all’elettroencefalogramma continuo ( cEEG ) e l’esito funzionale e cognitivo 3 mesi dopo emorragia subaracnoidea.
Lo studio ha incluso tutti i pazienti con una emorragia subaracnoidea spontanea ammessi alla Columbia University Medical Center Neurological Intensive Care Unit e monitorati mediante cEEG tra il 1996 e il 2013.
L’entità delle crisi convulsive è stato definito come la durata, in ore, delle crisi epilettiche a cEEG.
Gli esiti cognitivi sono stati misurati mediante la scala TICS ( Telephone Interview for Cognitive Status ) da 0 a 51 ( stato mentale globale da scarso a buono ).
Nel complesso, 402 pazienti con emorragia subaracnoidea sono stati inclusi con un'età media di 58 anni.
La durata mediana del monitoraggio cEEG è stata di 96 ore.
Le convulsioni sono state registrate in 50 pazienti ( 12% ), nei quali la durata mediana è stata di 6 ore.
A 3 mesi, all’analisi multivariata, l’entità delle convulsioni è stata associata a esito funzionale e cognitivo sfavorevole.
Ogni ora di convulsioni su cEEG è stata associata a un odds ratio di 1.10 ( P=0.04 ) per disabilità e mortalità a 3 mesi, e il punteggio TICS è diminuito, in media, di 0.16 punti ( coefficiente corretto -0.19, P=0.01 ).
In conclusione, in questo studio, dopo aggiustamento per fattori predittivi stabiliti, l’entità delle convulsioni è risultata associata a esito funzionale e deterioramento cognitivo 3 mesi dopo emorragia subaracnoidea. ( Xagena2016 )
De Marchis GM et al, Neurology 2016; 86: 253-260
Neuro2016