Un nuovo test sembra essere in grado di stratificare i pazienti con sclerosi multipla a rischio di leucoencefalopatia multifocale progressiva ( PML ), mentre sono in trattamento con Natalizumab ( Tysabri ).
Il test si basa sull’evidenza che i pazienti che sviluppano leucoencefalopatia multifocale progressiva sembrano avere livelli molto bassi di L-selectina ( CD62L ) sulle cellule T CD4 + nei mesi o anni prima di sviluppare questo patologia.
I ricercatori dell’Università di Munster in Germania, hanno analizzato campioni di sangue di persone in trattamento con Natalizumab.
Sono disponibili dati su 1000 pazienti trattati con il farmaco; di questi 15 hanno sviluppato leucoencefalopatia multifocale progressiva.
Tra i 15 pazienti, 14 presentavano livelli molto bassi di L-selectina ( un valore inferiore a 21.6 ) in campioni di sangue periferico prelevato mesi o anni prima che la leucoencefalopatia multifocale progressiva si sviluppasse.
Tutti i pazienti vengono sottoposti a valutazione dei livelli di L-selectina dopo 18 mesi di trattamento con Natalizumab, e successivamente ogni 6 mesi.
Nel caso il valore risultasse basso, il paziente viene ritenuto a rischio significativo di leucoencefalopatia multifocale progressiva, e la somministrazione del farmaco arrestata.
La L-selectina è ritenuta molto più selettiva rispetto agli anticorpi del virus JC ( JCV ) per identificare i pazienti a rischio di leucoencefalopatia multifocale progressiva.
Circa la metà dei pazienti è positiva al test per gli anticorpi JCV, ma solo il 10% dei pazienti presenta bassi livelli di L-selectina.
La positività per JCV mette i pazienti a rischio di sviluppare leucoencefalopatia multifocale progressiva in un rapporto 1 su 100; con i bassi livelli di L-selectina il rischio si avvicina a 1 su 10.
Secondo i ricercatori i due test sarebbero sinergici.
Tuttavia, il test basato sulla L-selectina non è di facile esecuzione. Si tratta di isolare e purificare le cellule mononucleate e successivamente eseguire la citometria a flusso multicolore. ( Xagena2014 )
Fonte: Joint Americas and European Committees for Treatment and Research in Multiple Sclerosis ( ACTRIMS / ECTRIMS ), 2014
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